Lago di Garda o Benaco
Cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona) e Trentino-Alto Adige (provincia di Trento), è posto in parallelo all´Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo.
settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un´importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone.
In epoca romana il lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell´omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un´altra località celebre del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come Gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI all´VIII secolo, in particolare quella longobarda.[7] Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell´VIII secolo, è l´evoluzione della voce germanica warda, ovvero "luogo di guardia" o "luogo di osservazione". Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l´irlandese bennach, e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori. La traduzione "cornuto" viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione.
La voce latina di Benaco è attestata come Benācus, -i e presuppone quindi un accento piano (Benàco): la versione italiana dell´accento tonico rimane fedele all´accentazione latina, quindi va pronunciato con l´accento sulla "a". Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome Benaco con l´accento sulla "e", ovvero Bènaco. Resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l´accento sdrucciolo del nome.
Nel lago sono presenti cinque isole, tutte di dimensioni piuttosto ridotte. La più grande è l´isola del Garda, su cui nel 1220 san Francesco d´Assisi fondò un monastero, soppresso solamente nel Settecento,[19] e su cui oggi sorge un palazzo ottocentesco in stile neogotico veneziano. A breve distanza si trova la seconda isola per dimensioni, l´isola di San Biagio, anche detta "dei Conigli" in quanto nel XVI secolo vi erano numerose lepri e conigli che offrivano cacce abbondanti.[20] L´isola, situata all´estremità sud-orientale del golfo di Manerba del Garda, si trova a breve distanza dalla costa e nei periodi di secca è raggiungibile a piedi.
Lungo la riva orientale si trovano altre tre isole, tutte di dimensioni modeste, situate nei dintorni di Malcesine: la più settentrionale è l´isola degli Olivi, quindi vi è l´isola del Sogno, anch´essa nei periodi di secca raggiungibile a piedi dalla costa, e infine la più meridionale, l´isola del Trimelone (o del Tremellone)
settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un´importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone.
In epoca romana il lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell´omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un´altra località celebre del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come Gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI all´VIII secolo, in particolare quella longobarda.[7] Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell´VIII secolo, è l´evoluzione della voce germanica warda, ovvero "luogo di guardia" o "luogo di osservazione". Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l´irlandese bennach, e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori. La traduzione "cornuto" viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione.
La voce latina di Benaco è attestata come Benācus, -i e presuppone quindi un accento piano (Benàco): la versione italiana dell´accento tonico rimane fedele all´accentazione latina, quindi va pronunciato con l´accento sulla "a". Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome Benaco con l´accento sulla "e", ovvero Bènaco. Resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l´accento sdrucciolo del nome.
Nel lago sono presenti cinque isole, tutte di dimensioni piuttosto ridotte. La più grande è l´isola del Garda, su cui nel 1220 san Francesco d´Assisi fondò un monastero, soppresso solamente nel Settecento,[19] e su cui oggi sorge un palazzo ottocentesco in stile neogotico veneziano. A breve distanza si trova la seconda isola per dimensioni, l´isola di San Biagio, anche detta "dei Conigli" in quanto nel XVI secolo vi erano numerose lepri e conigli che offrivano cacce abbondanti.[20] L´isola, situata all´estremità sud-orientale del golfo di Manerba del Garda, si trova a breve distanza dalla costa e nei periodi di secca è raggiungibile a piedi.
Lungo la riva orientale si trovano altre tre isole, tutte di dimensioni modeste, situate nei dintorni di Malcesine: la più settentrionale è l´isola degli Olivi, quindi vi è l´isola del Sogno, anch´essa nei periodi di secca raggiungibile a piedi dalla costa, e infine la più meridionale, l´isola del Trimelone (o del Tremellone)
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